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Devastazioni al Liceo Virgilio dopo l’occupazione

2024-12-13 53 Dailymotion

Si è conclusa l’occupazione del liceo Virgilio di Roma, ma ha lasciato alle sue spalle una scia di polemiche e devastazioni. La protesta, durata settimane, era stata organizzata dagli studenti contro il governo e le misure repressive percepite come un attacco al dissenso politico. Tuttavia, il bilancio dell’iniziativa appare disastroso: sedie e banchi distrutti, pareti imbrattate, muri danneggiati e ambienti scolastici resi inagibili. Le immagini che circolano sui social e nei media non lasciano spazio a giustificazioni: i cortili della scuola sono disseminati di detriti e sporcizia, con tracce evidenti di vandalismo e roghi. Durante l’occupazione, gli studenti hanno addirittura usato banchi e armadi per accendere piccoli fuochi, come denunciato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. La preside Isabella Palagi, schieratasi sin dall’inizio contro la protesta, ha organizzato un sit-in per manifestare il dissenso verso l’azione di una minoranza di studenti. Nonostante ciò, una parte dei genitori, circa 300 famiglie, ha firmato un documento a sostegno dell’occupazione, scatenando ulteriori divisioni. Ora l’istituto si trova di fronte a una sfida complessa: ripristinare gli ambienti danneggiati, garantire la sicurezza strutturale e coprire le ingenti spese di manutenzione. "Chi rompe paga", ha ribadito Valditara, accendendo un acceso dibattito su responsabilità e conseguenze.