In centinaia davanti alla Questura di Brescia in solidarietà alle attiviste costrette a spogliarsi e fare piegamenti durante le perquisizioni nelle stanze di via Botticelli dopo il fermo di polizia seguito ad una azione non violenta agli ingressi della fabbrica d’ami Leonardo in città lunedì scorso. Un trattamento definito un «abuso» dalle attiviste che avevano partecipato all’ azione pacifista e anche discriminatorio perché «la richiesta di spogliarsi è giunta solo alle persone identificate come donne, mentre ai maschi non è stato chiesto».