Un murale simbolo di memoria e resilienza entra a far parte della collezione permanente del Museo della Shoah di Roma. L’opera, intitolata «Anti-Semitism, History Repeating» e realizzata dall’artista AleXsandro Palombo, è stata vandalizzata a Milano lo scorso novembre, scatenando un’ondata di indignazione. Originariamente collocato in viale Andrea Doria, nei pressi di piazzale Loreto, il murale raffigurava Liliana Segre e Sami Modiano, due sopravvissuti all’Olocausto, vestiti con giubbotti antiproiettile sopra le uniformi a strisce dei deportati, con la stella gialla di David sul petto.
Dopo il restauro, l’opera è stata trasferita a Roma e inaugurata davanti al Portico d’Ottavia, nel cuore dell’ex ghetto ebraico, sotto la targa che ricorda il rastrellamento degli ebrei romani avvenuto il 16 ottobre 1943. Durante quella tragica notte, oltre 1000 persone furono deportate nei campi di concentramento, e solo 16 riuscirono a tornare. La collocazione del murale in questo luogo simbolico sottolinea l’importanza della memoria storica come strumento di lotta contro l’antisemitismo.
L’inaugurazione, avvenuta a ridosso del Giorno della Memoria, ha visto la partecipazione del sindaco Roberto Gualtieri e del presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia. "Quest’opera ci ricorda l’orrore della Shoah e l’impegno che tutti dobbiamo assumere per evitare che simili tragedie si ripetano," ha dichiarato Gualtieri.