«Era una sfida del circuito Nike Junior Tour. Giocavamo a Kamarina all’interno di un club Mediterranée. Tenevo molto a quella finale perché al vincitore veniva dato in premio un posto nel Master mondiale del circuito programmato a Miami. Un sogno americano che ho poi realizzato dieci anni dopo. Dopo una bella partenza (3-0) lui recuperò e al termine si impose 6-3 6-1. Perché tocco a lui poi pulire? Giuro che, oggi, non lo so». Il racconto al Corriere del Biellese Gabriele Felline: «Sinner in campo? La sua palla era già pesante, anche se si divideva ancora con lo sci alpino».