Fino a qualche anno fa, quando si parlava di disturbi del comportamento alimentare, si tendeva a pensare che riguardassero una specifica fetta di società: ragazze, magari adolescenti, o comunque donne. Una patologia che riguardava un genere specifico, con modalità quasi sempre intercettabili: rifiuto del cibo, tendenza all'autolesionismo, ossessione per la magrezza.
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