«Questi controlli incrociati sono molto importanti, danno un segnale e spiegano anche che è possibile collaborare con l'amministrazione». Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, commenta il bilancio delle verifiche effettuate da Guardia di finanza e Polizia locale sugli affitti turistici proposti in città: 250 strutture senza Codice identificativo nazionale (Cin) sulle 5.000 presenti sui principali portali di prenotazione, con 80 sanzioni già erogate. Lepore segnala in particolare «la società che aveva 47 utenze aperte con un'evasione di circa un milione di euro. Questo ci dice anche qual è la differenza all'interno di questo mondo: ci sono famiglie che affittano la propria casa e la condividono con lo sharing ma c'è anche chi sta speculando, quindi noi vogliamo tutelare le piccole proprietà e le famiglie e controllare che invece non ci siano speculazioni di grandi società».