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Roma - LAVORO. COPPOTELLI: AUMENTARE I SALARI, SUI REDDITI ROMA CITTÀ BLOCCATA (03.04.25)

2025-04-03 0 Dailymotion

https://www.pupia.tv - Roma - LAVORO. COPPOTELLI: AUMENTARE I SALARI, SUI REDDITI ROMA CITTÀ BLOCCATA
Roma, 3 apr. - "Come Cisl, abbiamo voluto mettere insieme una serie di attori intorno alle nostre proposte che sono quelle dell'innalzamento dei salari, che possa finalmente vedere i lavoratori felici di operare in una città come Roma, una città che torna a essere attrattiva non solo dal punto di vista turistico, ma anche delle nuove imprese che si occupano di internet delle cose, intelligenza artificiale e aerospazio. Dobbiamo continuare su questa linea per cercare di vedere non una narrazione di Roma delocalizzata, ma localizzata, di nuove imprese, di nuovi lavoratori e attrattori di talenti. Dobbiamo crederci, soprattutto nei lavoratori". Lo ha detto Enrico Coppotelli, segretario generale regionale Cisl Roma Capitale e Rieti, nel corso della Tavola rotonda 'Roma città eterna. Il Giubileo della partecipazione e delle persone' organizzata dalla Cisl Roma Capitale e Rieti nell'ambito del XX Congresso del sindacato al Precise house Mantegna, a Roma. "Abbiamo analizzate 100mila dichiarazioni dei redditi che arrivano nei nostri Caf e il risultato è che nella Capitale il reddito medio è di circa 30mila euro. La città è bloccata anche facendo un confronto con altri territori del Lazio", ha aggiunto Coppotelli. Il tema dell'aumento dei salari è stato al centro del dibattito che ha visto, tra gli altri, la partecipazione dell'assessore al Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, del prefetto di Roma, Lamberto Giannini, di monsignor Francesco Pesce, responsabile dell'Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, del Lavoro e cura del Creato, di Andrea Catarci, responsabile dell'Ufficio di scopo Giubileo delle persone e partecipazione, e di Antonio Ciucci, presidente Ance Roma Acer. "Il tema è il costo del lavoro nel Paese- ha detto quest'ultimo- I redditi dei lavoratori in generale sono troppo bassi. Ci serve una mano per capire quali sono le sacche da liberare dall'imposizione fiscale per dare di più ai lavoratori. Noi ci siamo su questo. Capisco che sul gettito fiscale da lavoro ci basiamo la nostra sussistenza come Paese, ma forse liberando qualcosa apriamo ad altre forme di entrata", ha concluso. Per il prefetto "bisogna lavorare per evitare le marginalità e dare servizi. Certamente c'è un problema di reddito, ma anche di servizi per migliorare la qualità della vita". Catarci ha sottolineato che "dovunque si va a Roma c'è un tessuto associativo pronto ad attivarsi. Abbiamo subito per decenni il racconto dei migranti come invasione, ma quello è un prerequisito di crescita. Roma ha bisogno di nuove cittadine e cittadini". Infine, per monsignor Pesce "se ci sono stipendi troppo bassi, ci sono anche stipendi troppo alti. E se l'Unione europea ha trovato i soldi per il riarmo, non può non trovarli per le persone, è uno scandalo inaccettabile". (03.04.25)

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