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Ucraina - UN CORSO DI CERAMICA A ODESSA, NELLA CASA DELLA SPERANZA (08.04.25)

2025-04-08 0 Dailymotion

https://www.pupia.tv - Ucraina - UN CORSO DI CERAMICA A ODESSA, NELLA CASA DELLA SPERANZA
Roma, 8 apr. - Alisa ha 10 anni e dorme da sola. Non è stato facile e non sarà facile, ma si sente più forte. Al suo fianco ha nuove amiche, compagne al corso di ceramica. Ai laboratori va volentieri, il pomeriggio, insieme alla mamma Evgheniya. Non è soltanto la paura dei bombardamenti: c'è anche un altro dolore, un'altra solitudine, che ora si può affrontare insieme. "Prima i genitori aspettavano i figli all'ingresso e non partecipavano con loro" ricorda Oksana Ukrainska, responsabile di Caritas-Spes, in video-collegamento con l'agenzia Dire da Odessa. "Poi abbiamo capito che far stare insieme i grandi e i piccoli poteva essere di stimolo per tutti: è un tempo di confronto, prezioso, in un momento difficile". Alisa conosce la guerra, con i bombardamenti e le esplosioni anche di notte, da più di tre anni. L'offensiva russa del 24 febbraio 2022 ha spinto milioni di persone a lasciare le proprie case, spesso dalle regioni dell'est dell'Ucraina più vicine al fronte a quelle che ne sono più lontane. In tanti sono arrivati a Odessa, in riva al mar Nero, o anche a Ivano-Frankivsk e a Cernivtsi, nell'ovest meno lontano dalla Romania o dalla Polonia. "Si ritrovano anche alla Casa della speranza, un centro per bambini che la Caritas ha aperto circa dieci anni fa, ben prima che la città cominciasse a essere bombardata" spiega Oksana, che del progetto è stata testimone e animatrice sin dall'inizio. "Alisa ed Evgheniya sono di Odessa e non hanno dovuto lasciare la propria casa a causa della guerra, ma avevano perso qualcosa di molto più prezioso: un marito e un padre". La morte non è collegata ai combattimenti, ma a un incidente sul lavoro. Un lutto familiare da elaborare senza il tempo di poterlo fare prima che con la guerra se ne aggiungessero altri. "Di notte Alisa non riusciva più a dormire da sola" racconta Oksana. "Nel centro l'abbiamo accolta, insieme alla madre, trentacinquenne, che si è inserita in un gruppo femminile riuscendo a condividere le proprie emozioni forse perché di fronte a sé aveva persone che prima non aveva mai incontrato, come le rivelassero un'altra vita". Incontri alla Casa della speranza. Anche con chi ha lasciato la propria città, deve ritrovarsi, non ha lavoro e ha invece bisogno di un aiuto immediato. "Distribuiamo denaro per chi è rimasto senza nulla" spiega Paolo Giacobazzi, di Condivisione fra i popoli, un'organizzazione non governativa italiana membro della federazione cristiana Focsiv che a Odessa collabora con Caritas-Spes. Il loro progetto si chiama "Razom z Ukrainoiu Zavzhdy", "Insieme con l'Ucraina sempre". È finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), ha una durata di 12 mesi e coinvolge le regioni di Ivano-Frankivsk, Cernivtsi, Odessa, Mykolaiv, Dnipro e Kharkiv. A coordinare il progetto è Focsiv, in collaborazione con Condivisione tra i popoli, Arcs Arci Culture solidali, Missione Calcutta associ