https://www.pupia.tv - Roma - SALUTE. BIFFI (SCUDERIA FERRARI): PREVENZIONE IN LUOGHI LAVORO...
Roma, 13 mag. - "Da tempo insieme al mio collega, il dottor Fred Fernando, ci occupiamo della prevenzione cardiovascolare nelle aziende ed è lunga la nostra esperienza con la Scuderia Ferrari, che è stata particolarmente visionaria nel capire, vent'anni fa, l'importanza di questo aspetto. Abbiamo fatto un percorso a 'piramide rovesciata', cioè siamo partiti dallo studio degli adattamenti cardiovascolari dei piloti di alto livello, atleti che si allenano e che hanno delle caratteristiche di qualità di vita particolarmente importanti e salutari, anche dal punto di vista della nutrizione, e come queste caratteristiche positive potessero essere trasferite dall'alto verso il basso, cioè verso tutta la popolazione in generale". A parlare è il cardiologo Alessandro Biffi, responsabile sanitario della Scuderia Ferrari Formula 1 (MED-EX), intervistato dalla Dire oggi a Roma in occasione della V edizione della Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, promossa e organizzata come ogni anno il 13 maggio dalla SIPREC (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare). L'iniziativa, sostenuta da Poste Italiane, è patrocinata dall'Università Sapienza di Roma. "Abbiamo visto, in circa 20-30 anni di osservazione- ha proseguito il dottor Biffi- che in effetti anche la popolazione, una volta informata bene ed erudita su questi temi, è riuscita ad applicare questo aspetto preventivo sulla prevenzione. Per noi l'effetto di tipo 'porta a porta' è stato un grande motivo di soddisfazione. Per arrivare a questo tipo di attività è necessaria una progressione culturale, ma insistendo si riesce ad ottenere". Nel corso della Giornata, intanto, si è voluto dare particolare rilievo alla prevenzione nei luoghi di lavoro, dove ci sono i dipendenti che rappresentano una "popolazione estremamente importante". "La prevenzione applicata in queste sedi- ha commentato alla Dire il responsabile sanitario della Scuderia Ferrari Formula 1- può aiutare ad intercettare in maniera precoce tutti i fattori di rischio, che successivamente potrebbero provocare danni significativi alle persone. Faccio l'esempio dell'ipertensione arteriosa, delle dislipidemie, cioè del colesterolo elevato, del diabete, che è assolutamente subdolo, oppure della pressione arteriosa, l'ipertensione. La sedentarietà è un altro punto molto importante, abbiamo anche visto come, al pari dell'obesità, sia stata riconosciuta come una vera e propria patologia". Intercettare tutti questi fattori di rischio sulla popolazione generale, dunque, è "importantissimo, ma purtroppo questo non accade perché non c'è prevenzione. Si tratta di un danno per la popolazione, che va ad incrementare la mortalità", ha concluso Biffi. (13.05.25)
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