Due speleologi amatoriali si sono imbattuti in uno scenario inquietante durante un’esplorazione nel sottosuolo di Roma, in zona Vigna Murata, tra via Laurentina e via Ardeatina. Nella notte di sabato, all’interno del cosiddetto fosso di San Leone, a circa 25 metri sotto il livello del suolo, sono stati ritrovati due scheletri rannicchiati uno vicino all’altro. La scoperta è avvenuta grazie alla torcia dei caschetti e ha subito fatto scattare le indagini. Le ossa, in buono stato di conservazione, sembrano risalire ad almeno trent’anni fa, ma non si esclude nemmeno una datazione più recente. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Esposizione, la Scientifica e i vigili del fuoco del nucleo Saf. Le analisi medico-legali, affidate all’Università La Sapienza, chiariranno se si sia trattato di un duplice omicidio, di un incidente o di morti naturali. Alcune caratteristiche fanno pensare anche a senzatetto in cerca di riparo. Gli investigatori mantengono aperti tutti gli scenari.