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La Guang Rong incagliata a Marina di Massa e ancora piena di sassi: «Resterà per l’estate, nessuna disdetta e tanti curiosi»

2025-06-04 54,626 Dailymotion

Sono passati più di quattro mesi dal 28 gennaio scorso quando, in una notte di tempesta e con condizioni meteomarine proibitive, la nave Guang Rong battente bandiera cipriota si è schiantata contro la terrazza del pontile di Marina di Massa, in Toscana. Un pontile che l’amministrazione comunale stava finendo di ristrutturare con cura, dopo un investimento di oltre 200mila euro.​«Le cause che hanno portato a un incidente di questo genere possono essere tante. Sarà onere della Procura della Repubblica individuarle. La nave è stabile dal primo giorno, ha un’inclinazione di 22 gradi e non rappresenta un pericolo per la navigazione né per l’ambiente marino» fa sapere Tommaso Pisino, comandante della Capitaneria di porto di Marina di Carrara.«La Guang Rong è ancora sotto sequestro - spiega il sindaco Francesco Persiani - Dobbiamo capire quale sarà la parte risarcitoria, la ricostruzione del pontile è la cosa che più ci preme. La nave verrà spostata se non durante l’estate, subito dopo. Quello che vogliamo capire è quando il pontile ci sarà rimesso a disposizione e potremo progettarne la ricostruzione. Per quest’anno non sarà così, la nave resta e la stagione estiva va avanti. Quello che conta è stimare il costo della rimozione dei detriti e la ricostruzione del pontile per cui, a spanne, si parla di qualche milione di euro perché si parla di un cantiere in mare e di un pontile caricatore per cui servono materiali particolari».La nave, un gigante che si staglia nel panorama del tramonto, vista da vicino fa impressione: adagiata su un lato, in una posizione innaturale, con chiglia e scafo che iniziano ad arrugginirsi. La Guang Rong è passata dall’essere un danno enorme a oggetto di curiosità e interesse da parte dei locali e dei bagnanti, fino addirittura a creare nei mesi invernali e primaverili un ‘turismo del weekend’ di persone attirate qui per una foto o un video ricordo.«I bagnanti fanno tante domande, per fortuna disdette considerevoli non ci sono state. Nemmeno nei bagni vicini al pontile. Noi ci siamo abituati a conviverci, ma in autunno devono portarla via» conferma Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari di Massa. A lei fa eco, Francesco Rossi, presidente del Circolo Legambiente Massa-Montignoso: «Lì la nave non può restare a lungo. Quello che ci preoccupa è il carico perché le analisi del mare fatte da Arpat garantiscono che non ci sono problemi nel mare anche se c’è stato uno sconvolgimento del fondale marino. Il materiale è di scarto proveniente dai piazzali di cava dove ci possono essere idrocarburi dispersi. Serve un monitoraggio costante».