(askanews) - Mani nude, nei cinema dal 5 giugno, è un noir che si interroga sulla nostra vera natura, sulla violenza che alberga in noi, su quanto siamo predisposti a scatenarci contro il prossimo.
Mauro Mancini dirige un film teso e crudo in cui un ragazzo qualunque, interpretato da Francesco Gheghi, viene rapito e costretto a combattere per la sopravvivenza, sotto il controllo ferreo di un uomo interpretato da Alessandro Gassmann.
Quest'ultimo aveva già girato con Mancini un film su rabbia e violenza, Non odiare, ed è particolarmente interessato ad approfondire questi temi. «E soprattutto nelle forme, nei due film che abbiamo fatto insieme, Mauro ha voluto costruire», ha spiegato. «Appunto, fare un tuffo nel nero, nel nulla, dove sembra non esserci nessuna via d'uscita e trovare un barlume di luce che ci può condurre ad una soluzione».
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Alessandro Gassmann: “C'è chi non sa più discernere tra il reale e il finto"
Gassmann, Gheghi e il regista accompagneranno il film in sala a Roma nel primo week end, il 7 e l'8 giugno. Un'occasione per riflettere proprio sulla violenza diffusa nella nostra società. «Noi scorriamo così velocemente sui nostri device immagini di violenza in una maniera quotidiana, ormai», ha detto il regista, «e passando da un contenuto di intrattenimento e uno invece reale, concreto, di violenza enorme, di morte, di sopraffazione, è questo, secondo me, il vero punto di svolta».
Gassmann ha aggiunto: «Non si ha più possibilità, per alcune persone, di discernere tra il reale e il finto e quindi c'è assuefazione in questo senso, e questa è la cosa più pericolosa secondo me».
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