Un botta e risposta a distanza è quello che si è verificato all'ingresso del segretario di Azione Carlo Calenda nel teatro Franco Parenti di Milano per la manifestazione "Due popoli due Stati" promossa da Azione e Italia Viva. Il senatore è stato infatti contestato dalla Brigata ebraica che, riunitasi in presidio, ha esposto striscioni per contestare la posizione critica di Calenda nei confronti di Israele. «Io sono un sostenitore di Israele e ne difendo il diritto all'esistenza e alla difesa, ma non condivido nulla di quello che sta facendo il governo di Israele» ha affermato Calenda. «Il fanatismo e l'intolleranza sono cose che non appartengono a un liberale quindi li lascio alle loro grida manzoniane» ha poi aggiunto il segretario di Azione commentando la contestazione. «Due popoli due Stati è una soluzione possibile, non c'è niente contro di questo. Il problema è l'idea di sanzionare chi ha già detto di sì alla tregua. Abbiamo avuto diverse possibili tregue, ogni volta è Hamas che si tira indietro e Calenda vuole sanzionare Israele. Non ha senso» ha risposto Davide Romano direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano. Nel corso della manifestazione, alcuni sostenitori della causa palestinese hanno contestato la presenza della Brigata ebraica e l'esposizione di bandiere israeliane.