«Noi come Difesa siamo donne e uomini addestrati, allenati per gestire delle situazioni molto complesse. Dal punto di vista emotivo è stato molto coinvolgente. Anche io sono padre, papà di due bimbe che hanno più o meno la stessa età dei piccoli pazienti trasportati oggi sia da questi vettori che dagli altri vettori che poi sono arrivati qui in Italia. Mi rende orgoglioso e fiero aver potuto aiutare la popolazione, in questo caso bambini, della Striscia di Gaza». Così il pilota del C130 che ha portato in Italia i giovanissimi pazienti da Gaza tra cui il piccolo Adam.