Non è un'allucinazione post-festa né l’inizio di un thriller estivo: Ibiza è davvero invasa dai serpenti. Alcuni turisti parlano di «panico nel nuotare», altri cancellano le vacanze. Protagonista del fenomeno è il biacco, un serpente non velenoso ma dalle dimensioni inquietanti, che si è adattato alla perfezione alle Baleari, colonizzando anche il mare. Un’invasione silenziosa che, oltre a turbare il turismo, minaccia l’ecosistema e un’icona locale: la lucertola muraiola.
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Come i biacchi sono arrivati a Ibiza
L’invasione è iniziata nei primi anni 2000, quando i biacchi sono arrivati a Ibiza nascosti tra le radici di ulivi ornamentali importati dalla penisola iberica. Senza predatori e con abbondanza di prede – in primis la lucertola delle Pitiuse – il loro numero è esploso. «Vederli nuotare in mare è stato uno shock», racconta Víctor Colomar, del Consorzio Faunistico delle Baleari (Cofib). Oggi, nuotano agilmente tra baie e scogliere, e si spingono fin dentro barche, giardini, strade.
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Biacco gigante a Ibiza: un’anomalia pericolosa
Le dimensioni medie di questi serpenti sono quasi raddoppiate. Il record spetta a un esemplare lungo 1,83 metri, quasi il doppio della media nazionale. Gli esperti parlano di gigantismo indotto: niente predatori e cibo abbondante significano crescita senza limiti. Più grandi, più prolifici, più presenti.
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La lucertola muraiola in pericolo
Un tempo diffusissima, la lucertola muraiola (Podarcis pityusensis) rischia l’estinzione entro il 2030. Su alcuni isolotti, come S’Ora, è già scomparsa. «È un disastro ecologico», avverte Jaume Estarellas, biologo specializzato in specie invasive. La perdita della lucertola non è solo biologica, ma anche culturale: era uno dei simboli viventi di Ibiza.
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Biacchi a Ibiza: come si cerca di fermarli
Le autorità non stanno a guardare. IbizaPreservation ha posizionato 280 trappole, mentre il Cofib ha rimosso oltre 3.000 serpenti in un solo anno. Anche i cittadini sono coinvolti: il comune ha distribuito 200 trappole per uso domestico. Ma la sensazione condivisa è che «abbiamo sottovalutato questi serpenti. Sono predatori incredibilmente adattabili», avverte Estarellas.
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Serpenti "nuotatori", la paura tra i turisti
Le testimonianze sui social parlano chiaro: serpenti in spiaggia, in mare e persino sulle barche. «È come se una maledizione avesse colpito l’isola», scrive un turista britannico. Altri raccontano di serpenti nei giardini e lungo i sentieri. Un video virale mostra un serpente nuotare a largo. «Non sapevo che potessero nuotare», dice la coppia protagonista. Alcuni turisti annullano le prenotazioni, altri promettono: «Mai più qui».
Un tempo meta di sole, mare e party, oggi Ibiza si ritrova a gestire un inatteso – e spaventoso – squilibrio naturale. Mentre si cerca una soluzione duratura, l’isola si interroga sul futuro della sua identità, tra ecosistemi da salvare e turisti da rassicurare.