Paris Hilton da tempo definisce il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) come «un super potere, uno dei suoi più grandi punti di forza». Durante maggio 2025, Mese della Salute Mentale, l’ADHD si conferma una delle sintomatologie più ricercate su Google, con una media di 146.000 ricerche mensili secondo l'indagine di Unobravo. Un dato importante e che rivela una crescente attenzione e consapevolezza intorno a una condizione troppo spesso stigmatizzata.
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Maggiore consapevolezza oltre lo stigma
Come si trasforma un disturbo in un super potere? Molti influencer, vip e personaggi dello spettacolo hanno iniziato a condividere con il loro fan le proprie esperienze personali. Il risultato è stato un avvicinamento importante dell'opinione pubblica alla comprensione di questi sintomi. E alla scoperta che l’ADHD può essere intesa come una ricchezza, una prospettiva unica sulle sfide e le opportunità della vita. «Negli ultimi anni si è registrata una crescente consapevolezza, in particolare sulla forma adulta dell’ADHD, spesso sottodiagnosticata. L’aumento di visibilità, le testimonianze di influencer e un linguaggio clinico più accessibile, l’hanno reso un tema meno stigmatizzato, portando le persone a identificarsi nei sintomi e a cercare aiuto», spiega alla testata Luce Valeria Fiorenza Perris, direttrice clinica di Unobravo.
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Paris Hilton e la sua testimonianza
Paris Hilton ha saputo fare delle sfide la sua forza, il suo super potere. «Definisco l’ADHD il mio superpotere. Mi dà creatività, resilienza e capacità di pensare fuori dagli schemi, qualità che considero i miei maggiori punti di forza», ha raccontato in un’intervista a Healthline. «Voglio che la gente capisca che l'ADHD non è qualcosa da correggere, ma da abbracciare». Paris Hilton si esposta più volte sull'argomento e ha voluto raccontare la sua esperienza anche attraverso la musica. Nel suo ultimo album Infinite Icon ha incluso una canzone intitolata ADHD. Nel testo canta: “Ero così giù, pensavo che non sarei mai stata libera. Il mio super potere era proprio dentro di me, ora lo vedete? È l’ADHD".
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L’iper attenzione non è un limite
L’iper focalizzazione ha consentito a Paris Hilton di concentrarsi completamente sui suoi interessi, sulle sfide che le stavano a cuore, di affrontarle con cura e determinazione. Questo modo di agire l’ha portata a una serie di successi, dal mondo degli affari all’intrattenimento, facendola entrare di diritto nell’immaginario globale come una delle celebrità più intraprendenti e versatili. «È per questo che considero l’ADHD non come una limitazione» - racconta sempre Hilton a Healthline - «In realtà è una ricchezza che ha reso la mia vita piena di sfaccettature e di sfide entusiasmanti».
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La routine come cura
Dopo la diagnosi è stato come aprire una porta: la celebrità racconta a Healthline di aver iniziato ha organizzare la sua vita in modo da valorizzare le caratteristiche del suo cervello, dal ricorso all'audio per affrontare le letture, all'organizzare le attività in fasi più gestibili fino allo stabilire delle routine. Per esempio per la cura di sé stessa. «La sera ho una routine di cura della pelle molto strutturata che mi aiuta a calmare la mente. Trovo che le routine aiutino davvero a calmare il cervello e a dare una struttura alla fine della giornata».