Rabbia, dolore e incredulità a Rocca di Papa, dove ieri mattina un operatore ecologico ha sparato e ucciso l’uomo condannato per l’omicidio preterintenzionale del figlio. L’aggressione è avvenuta in piazza della Repubblica, dove Guglielmo Palozzi ha esploso un colpo di pistola contro Franco Lollobrigida, condannato in appello a dieci anni per l’aggressione al giovane Giuliano Palozzi, morto dopo sei mesi di agonia. L’omicidio ha scioccato la comunità. Il sindaco Calcagni, presente pochi istanti prima al bar con l’aggressore, ha dichiarato di non aver percepito nulla di sospetto nel comportamento dell’uomo. Secondo i primi accertamenti, Palozzi e Lollobrigida si sarebbero dati appuntamento per chiarire vecchie ruggini, forse in vista della pubblicazione delle motivazioni della sentenza. La lite è degenerata e, dopo una colluttazione, è partito il colpo mortale. Ora si indaga per capire se l’uccisione sia stata premeditata o frutto di un impulso improvviso. A sconvolgere ancora di più la cittadinanza è il fatto che a compiere il gesto sia stato un uomo fino a ieri considerato irreprensibile, tranquillo, sempre al lavoro con il suo carrello tra i viali della città.