Sembrano semplici cerchi divisi a metà, ma raccontano molto di più: le medaglie di Milano Cortina 2026, svelate a Venezia con la complicità di due icone dello sport italiano – Federica Pellegrini e Francesca Porcellato – sono un concentrato di stile, simbolismo e innovazione. Firmate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, pesano mezzo chilo (più sei grammi d’oro per le versioni top) e parlano un linguaggio visivo essenziale ma potente. Le Olimpiadi invernali si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026, seguite dalle Paralimpiadi, in programma dal 6 al 15 marzo: appuntamenti che, con queste medaglie, iniziano già a prendere forma.
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Medaglie Milano Cortina 2026: unione, movimento e identità
A colpire è quella linea che divide la medaglia: un taglio netto che diventa punto d’incontro. Due metà diverse che si cercano e si completano. Non un vezzo grafico, ma una metafora. L’atleta e chi lo sostiene. Milano e Cortina. Olimpiadi e Paralimpiadi. Sul fronte, campeggiano i cinque cerchi olimpici e la scritta “Milano Cortina 2026” incisa lungo il bordo. Sul retro, le medaglie paralimpiche mostrano l’emblema del Comitato Internazionale Paralimpico. Ogni pezzo misura 80 mm di diametro e 10 mm di spessore. Le texture si contrappongono: una superficie ruvida e granulare affiancata a un lato liscio e specchiante, a riflettere il percorso di ciascun atleta, tra ostacoli e traguardi.
Il risultato è un oggetto che fonde simbolismo, arte e rigore tecnico, in linea con la miglior tradizione del design italiano. E ogni dettaglio, persino l'incastro perfetto tra le due metà, è pensato per raccontare un'idea: il contrasto non divide, unisce.
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Medaglie sostenibili con materiali nobili e riciclati
Eleganti e sostenibili, le medaglie sono realizzate con materiali preziosi e certificati: argento 999 per l’oro e l’argento, rame per il bronzo. Il rivestimento è atossico e riciclabile, e tutta la produzione utilizza energia da fonti rinnovabili. Un’impronta ecologica chiara, in linea con l’identità contemporanea di questi Giochi invernali: attenti all’ambiente, ma senza rinunciare alla bellezza.
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Il valore simbolico delle medaglie di Milano Cortina 2026
«Sono molto più che semplici premi. Sono il battito del cuore italiano, l’essenza del design che emoziona, il riflesso di un sogno che prende forma», ha raccontato l'ex presidente del Coni Giovanni Malagò. In effetti, ogni medaglia è un frammento di un viaggio, quello dell’atleta sul podio, ma anche di chi lo ha accompagnato: allenatori, famiglie, amici, volontari. Un oggetto che celebra la vittoria, ma non dimentica la strada percorsa per arrivarci.
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Pellegrini e Porcellato, icone dei valori olimpici
A presentarle sono state due donne che incarnano tutto questo: Federica Pellegrini, dominatrice delle piscine mondiali per oltre un decennio, e Francesca Porcellato, leggenda paralimpica con nove edizioni dei Giochi alle spalle. Un passaggio di testimone simbolico verso i nuovi eroi di Milano Cortina 2026. Con loro, anche i “medal box” firmati Versalis: altro dettaglio di stile per un evento che vuole essere impeccabile anche nei particolari.