«Michael Jackson voleva diventare il re del pop e ci è riuscito, io voglio diventare il miglior entertainer del pianeta, the king of fuc**ng entertainment». Gigioneggia Robbie Williams sul maxi palco dello stadio di Trieste.
Non ha un nuovo album da lanciare e lancia sé stesso nello spazio che sovrasta il palco per poi tornare a terra a testa in giù, tenuto dai cavi, sulle note del primo pezzo, Rocket. Poi si sfila la tuta da astronauta e resta in canotta e pantaloni rossi, a mostrare muscoli, tatuaggi e un po' di pancetta da over 50.
[caption id="attachment_1467098" align="alignnone" width="1500"] Robbie Williams grande showman sul palco dello stadio Nereo Rocco di Trieste giovedì 17 luglio. L'unica data italiana del suo tour 2025 fa parte del cartellone di Go! 2025&Friends, la rassegna di appuntamenti culturali che coinvolge tutto il Friuli Venezia Giulia in occasione di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (foto Simone Di Luca / Ufficio Stampa)[/caption]
È giovedì 17 luglio, è l’unica data italiana del suo tour 2025, il pubblico del Nereo Rocco risponde al grande showman britannico che intona Let me entertain you con un boato di energica allegria: oltre 28mila persone venute da ogni parte d’Italia e un pezzo d’Europa per una delle popstar più amate degli ultimi trent’anni. Diventato famoso come “secondo” dei Take That, dopo il frontman Gary Barlow, e poi volato nell’olimpo degli dei musicali.
Trieste blindata per Robbie Williams
Trieste è blindata, raccontano i quotidiani locali, con 130 uomini e donne tra poliziotti e carabinieri a vigilare sulla sicurezza. La star è atterrata al Triesteairport martedì 15, con un volo decollato dagli Stati Uniti, dopo l’esibizione con Laura Pausini del nuovo inno ufficiale della Fifa, “Desire” al MetLife Stadium di New York. Ed eccolo qui. A dirigere prima ogni settore dello stadio che lo acclama e poi la sua audience tutta insieme, per girarsi infine verso la sua band ed esclamare: «Wow, I'm very famous in Italy!».
È sul palco dagli Anni 90, da quando aveva 16 anni. E si vede. Oggi come nel 2001 alla Royal Albert Hall - dove ha cantato gli evergreen di Frank Sinatra e degli altri grandi crooner accompagnato da una super orchestra - al grido dei fan “You are the best” “I love you” risponde ancora con fare da spaccone «I know» (quel live è disponibile su Prime Video: da vedere).
[caption id="attachment_1467097" align="alignnone" width="1500"] Così si è presentato l'artista britannico 51enne sul palco di Trieste. Grazie all'AI ha dialogato con il sé teenager, grazie alla sua estensione vocale ha giocato con la band cantando oltre ai suoi successi - tra i quali Let me entertain you, Come undone, Strong, Rock DJ, Feel e Angels - altre grandi hit, da Frank Sinatra ai Queen a Stevie Wonder (foto Simone Di Luca / Ufficio Stampa)[/caption]
«Il vero show della mia vita sono mia moglie e i miei figli»
Ha superato da tempo le dipendenze e le fasi degli amori sballati. «Il vero show della mia vita è cominciato quando ho incontrato mia moglie Ayda», racconta dal palco del Nereo Rocco, per poi scherzare: «lo so che alcune delle ragazze qui presenti la chiamano "quella stron**"». Lei è l'attrice Ayda Field, che ha sposato nel 2010, con cui ha avuto 4 figli: nel 2012 è nata Theodora Rose, due anni dopo Charlton Valentine, nel 2018 Colette Josephine, da madre surrogata, come Beau Benedict Enthoven, nato nel 2020. «Lei e i miei bambini sono arrivati quando ero ricco e famoso, non per salvare la popstar, per salvare me come persona».
L'hype della serata resta sempre alto, se c'è il rischio di una flessione, il pilota Robbie Williams fa subito riprendere quota allo show. Ma questo tour - che arriva dopo l'uscita del biopic Better Man, dove si è messo a nudo e appare con le sembianze di una scimmia - è anche una sorta di analisi, non davanti a uno psicologo, ma al cospetto dei fan.
Come già nella tappa in Germania, la popstar emoziona il pubblico di Trieste parlando dei genitori anziani e malati, Janet e Peter, apprezzato attore di teatro e comico. «Mia madre ha la demenza e non sa più chi sono. Mio padre ha il Parkinson. Cantava con me ogni sera sul palco, usciva, rubava la scena, era affascinante, poi se ne andava nel backstage per un bicchiere di vino rosso. Ora non si alza più dal letto». Anche l’adorata suocera - racconta commosso - è malata, combatte contro tre malattie: il lupus, il Parkinson e il cancro.
[caption id="attachment_1467100" align="alignnone" width="1500"] La super band del lungo tour europeo 2025 di Robbie Williams: partito a maggio da Edimburgo si concluderà in Austria il 14 ottobre. A Trieste l'unica data italiana per Go! 2025&Friends: la rassegna musicale per la Capitale Europea della Cultura prosegue il 24...