Roma, 28 ago. (askanews) - E' arrivato a Venezia con una sinusite grave George Clooney e alla presentazione alla stampa di "Jay Kelly" di Noah Baumbach, in concorso alla Mostra e dal 5 dicembre su Netflix, non si è fatto vedere. E l'attore americano in questo film interpreta proprio una celebre star con tutte le sue debolezze e fragilità.
[idarticle id="2579706" title="George Clooney e la tinta castana ai capelli: «Effetto terribile crisi di mezza età»"]
George Clooney è Jay Kelly
Jay Kelly, infatti, parte per un viaggio di lavoro con il suo devoto manager interpretato da Adam Sandler, che diventa un viaggio alla scoperta di sé stesso, di crisi e di riflessione sul passato e il presente, tra gloria e rimpianti, sempre con un tocco di humor.
Baumbach, acuto regista di film come "Storia di un matrimonio" o "Mistress America", parlando del suo "Jay Kelly" ha detto: "E' sostanzialmente una riflessione sull'identità, sulla performance, su cosa noi che apparteniamo al mondo del cinema rappresentiamo verso l'esterno. Gli attori sono sempre alla ricerca di sé stessi, ma è quello che facciamo tutti, soprattutto mentre andiamo avanti con l'età. Tutti noi cerchiamo di capire chi siamo e come ci vedono gli altri".